martedì 11 settembre 2012

"Una certa idea" di Mirabello 2012

Mirabello ha sempre avuto un certo fascino per qualsiasi persona che si occupi di politica: questo paesino infatti ogni anno, da 31 anni, diventa il centro di gravità politica del Paese: sul palco e nell'area dibattiti si sono succeduti esponenti politici, economisti e giornalisti di ogni tipo inaugurando così la nuova stagione politica dopo la pausa estiva. Oggi la Festa Tricolore è rimasta proprietà esclusiva dell'ala finiana del PDL, diventato poi Futuro e Libertà dopo la loro scissione dal partito.

Fare quei pochi chilometri che mi separano da quel luogo mi ha provocato diverse reazioni nel corso degli anni anche se questa volta la speranza, l'ammirazione e la voglia di fare hanno lasciato spazio alla tristezza ed al compatimento.

Era il 2006 quando per la prima volta, a 16 anni, ho varcato la soglia di quella festa: in questo luogo nuovo si rispecchiavano tutti i miei valori e le mie idee.Non solo le mie però, dato che riuscire a muoversi in mezzo a quella folla di gente che si affannava nel tentativo di avvicinarsi di più al palco non era cosa semplice.
Trovare un parcheggio vicino, poi, era un qualcosa di inimmaginabile.

Quest'anno invece arrivo mez'ora prima dell'intervento del "Presidente" Fini, e trovo subito un posto dove poter mettere la macchina: la faccenda stava già diventando strana, anche perchè la piazza di fronte alla festa e diverse zone erano chiuse per i danni del terremoto, quindi mi aspettavo di trovare un minimo di difficoltà logistica...invece no. Sembrava che la giornata fosse importante solo per me, e forse qualcun altro.

La camminata per la via principale di Mirabello è stata ancora più triste: non c'era praticamente nessuno che si avvicinava alla piazza. Mah...

All'interno non ho trovato una situazione molto migliore: stand ridotti al minimo, libreria (una volta grande e molto ben gestita) diventata un patetico tentativo di riempire un tavolo con pubblicazioni di dubbio interesse, gadget e magliette "epurate" da simboli storici della destra chissà per quale motivo tanto schifati.

Ma veniamo al discorso di chiusura di questo evento.
Il discorso dell'organizzatore dell'evento, l'amico Vittorio Lodi, è carico di emotività e per una volta non ripete a memoria lo stesso discorso che ci rifila ormai da trent'anni: questa volta il sisma che ha colpito il suo paese e la sua azienda ha dato una dimensione nuova al fatto di essere li, al fatto che nonostante tutto (politica nazionale sterile a livelli imbarazzanti e terremoto) sono ancora li.
Chapeau, da questo punto di vista non può non avere la mia ammirazione.

L'introduzione di Raisi lascia poi lo spazio a Gianfranco Fini, e mi metto comodo sulla mia sedia a pochi metri dal palco (impensabile potersi sedere qualche anno fa se non si arrivava con qualche ora di anticipo) incuriosito da cosa potrà dire questa volta.

Il suo intervento finale è solo un fantasma dei comizi infuocati a cui avevo assistito tempo addietro.
Problemi enormi di comunicazione: spero che non abbia un esperto in questo campo perchè sarebbe un vero incompetente.
Ha ripetuto qualche migliaio di volte il concetto di "una certa idea": una certa idea dell'Italia, una certa idea della politica, una certa idea dell'Europa... Può avere un senso insistere su alcuni concetti, ma dare peso a "una certa idea", come se non la si volesse poi spiegare (quale sia poi questa idea non si è capito), ha dato l'impressione di una confusione totale all'interno del suo partito.

Riguardo ai contenuti, posso dire che condivido la sua linea sulla creazione degli Stati Uniti d'Europa e la creazione di un continente dei popoli e delle Nazioni e non delle banche, ma credo che sia stata l'unica cosa "di destra" che ho potuto sentire.
Sarebbe stata altrettanto di destra la battaglia sulla legalità, se non fosse stata fatta in funzione di un unica persona per evidenti ripicche personali.
Non sembrava più il Fini di una volta nemmeno quando ha parlato di rispetto dei diritti di tutti, senza discriminazioni di ogni tipo: il vecchio Fini avrebbe dato si importanza al rispetto reciproco, ma avrebbe anche affermato con orgoglio la propria identità.

Andando al sodo ha finalmente scoperto le carte, corteggiando l'UDC (che sta ricevendo offerte da ogni dove, noi compresi ovviamente) e negando la possibilità di candidarsi con una sinistra che strizza l'occhio a Vendola (e fin qui il ragionamento fila) e con un PDL caricatura di un centrodestra (senza ricordarsi però che il progetto PDL era stato portato avanti anche da lui).
Critica poi il bipolarismo, fonte di ingovernabilità (che si risolverebbe secondo lui frammentando ancora di più l'offerta politica): ma non era lui quello del "bipolaristi per sempre"?

Insomma: un discorso triste, scontato, comunicativamente vuoto e con poche concretezze.

Se una volta ascoltarlo e andare a trovare gli amici organizzatori della festa tricolore mi faceva quasi emozionare e spronare a continuare nella nostre battaglie, oggi le uniche emozioni che sono riusciti a farmi provare sono state la tristezza, la delusione e la magrissima soddisfazione che se noi (come PDL) siamo con un piede nella fossa, gli altri sono messi molto, ma molto peggio.

lunedì 4 giugno 2012

2° Festa Giovane Italia - PDL Poggio Renatico (FE) - RACCOLTA FONDI PER RICOSTRUIRE POGGIO!

Anche quest'anno a Poggio Renatico avremo l'unica festa del PDL nella provincia di Ferrara...doveva essere una festa per ritrovarci tutti insieme e, tra una birra e una piadina, parlare del nostro futuro, ma questo maledetto terremoto ci ha fatto pensare a qualcosa di più... importante.

Adesso però dobbiamo cercare tutti di ritornare alla normalità e come farlo se non con una festa che ha la presunzione di diventare un appuntamento fisso per i prossimi anni?

ALL'INTERNO DELLA FESTA SARA' POSSIBILE DARE UN'OFFERTA LIBERA CHE SARA' DEVOLUTA PER LA RICOSTRUZIONE DEL NOSTRO PAESE!!!


PROGRAMMA:
VENERDÌ 15 GIUGNO
17.30: Inaugurazione festa e inizio torneo calcio saponato

19.30: “La Giovane Italia affronta la crisi”
Tavola Rotonda con:
Claudio Borgia, Consigliere Nazionale CNSU
Massimiliano Bonu, Dirigente Nazionale GI
Mattia Kolletzek, Dirigente Nazionale GI
Emanuele Rubinetti, Coordinatore Regionale GI
Carlo Fidanza, Parlamentare Europeo
Modera Martin Miraglia, Presidente Giovane Italia Poggio Renatico

21.00: Dance Story ‘90/2000 con i nostri DJ

SABATO 16 GIUGNO
17.30: 2° Turno torneo calcio saponato

19.30: “Le energie rinnovabili. Incontro con i nostri amministratori”
Introduce: Paolo Spath, consigliere circoscrizionale Ferrara
Tavola Rotonda con:
Rodolfo Sani, Capogruppo PDL Poggio Renatico
Cristiano di Martino, Consigliere Provinciale PDL
Mauro Malaguti, Consigliere Regionale PDL
Nicola Gherardi, Presidente Confagricoltura Ferrara
Mauro Tonello, Presidente Coldiretti Ferrara
Modera Andrea Bergami, Consigliere Comunale PDL Poggio Renatico

21.00: Concerto rock con i Five Becomes Four

DOMENICA 17 GIUGNO
17.30: Finali torneo calcio saponato / Torneo femminile / Premiazioni
19.30: Confronto finale tra:
On. Alessandro Bratti (PD) - Sen. Alberto Balboni (PDL)
Introducono: Fabrizio Toselli, Sindaco Sant’Agostino
Luca Cimarelli, Coordinatore provinciale PDL

21.00: Chiusura festa con i nostri DJ

ALL’INTERNO DELLA FESTA: STAND GASTRONOMICO CON BEVANDE, PANINI, PIADINE, PATATINE FRITTE…

CUCINA APERTA ANCHE A MEZZOGIORNO