mercoledì 20 febbraio 2013

Un voto per Toselli è un voto per l'Emilia

Fare politica di questi tempi è un'impresa ardua: richiede impegno, sacrifici e sforzi che magari non ci si può neanche permettere di sostenere, ma lo si fa sempre per l'amore che abbiamo per il nostro territorio e per il suo futuro.
Peggio ancora di fare politica è fare partitica, cioè schierarsi apertamente ed entrare in un meccanismo organizzato a livello nazionale; in un momento di grande sfiducia da parte di tutti verso il mondo che ci governa difendere alcune posizioni che a livello nazionale sono state assunte risulta a volte un'impresa impegnativa, un qualcosa che va oltre il semplice "turarsi il naso".
 
Per giunta, come se la crisi non avesse già causato abbastanza problemi da risolvere, il maggio del 2012 sarà un mese che sarà ricordato da tutti per quel maledetto terremoto che ha colpito la nostra terra.
 
Come poter dimenticare quei momenti? Come poter scordare quella sensazione di impotenza davanti a un fenomeno che molti di noi avevano conosciuto solo per le notizie che davano ai telegiornali?
Quando arrivò la prima scossa ero seduto sul mio letto (ahimè da un paio d'anni soffro d'insonnia) e appena ho sentito quelle vibrazioni ho avuto la fortuna di capire subito la situazione, vestirmi, uscire di casa e poi fermarmi. Per cercare di capire cos'era successo, se c'erano stati danni e soprattutto serviva fermare un attimo il cervello e ragionare a mente lucida.
 
Subito dopo ci ha raggiunti mio cugino Marco e dopo qualche minuti dove abbiamo ripreso in mano la situazione delle nostre famiglie, ci arrivano le prime notizie allarmanti... "E' crollato il Castello".
 
Più di un simbolo, più dell'immagine storica della nostra comunità...il Castello era anche la sede del nostro Comune, proprio dove la mattina prima si svolgeva il consiglio comunale con i ragazzi delle scuole medie, e proprio dove i carri di Carnevale sfilavano per le vie del centro poche ore prima.
 
Subito prendo la macchina e corro in piazza dove ritrovo gli amici poggesi che cercavano un conforto comune, stringendoci tutti insieme per superare la paura. Praticamente tutti vestiti come si poteva, date le circostanze: chi in pigiama, chi in tuta, chi è uscito di casa nudo (aggiungendo quindi al dramma del sisma anche certe visioni raccapriccianti ma che ci faranno ricordare la cosa con un sorriso in più...).
 
Nel frattempo cercavamo tutti i modi per aiutare la gente cercando di recintare le zone a rischio e di provare a dare informazioni a chi ci chiedeva qualcosa.
Ma cosa potevamo fare noi, che quando assumemmo la responsabilità di rappresentare il nostro Comune in Consiglio Comunale mai ci saremmo immaginati di avere a che fare con un evento del genere... l'atto più pericoloso e di responsabilità che avevamo compiuto fino a quel momento era la votazione del bilancio!
Una difficoltà anche da parte nostra, e ovviamente molto di più da parte degli Assessori e del Sindaco, che hanno più responsabilità e poteri del sottoscritto e principalmente a loro si affidava la gente.
 
Perché dico questo?
 
Perché è proprio in questi momenti che la forza delle persone emerge in tutte le loro qualità: l'essere umano è fatto così. Nei momenti difficili riusciamo a tirare fuori un coraggio e una grinta che prima ci saremmo solo immaginati.
 
La capacità di un buon Sindaco si vede soprattutto quando si deve gestire lo straordinario, l'imprevisto: beh, con molto rammarico devo dire che Poggio Renatico ha sentito molto la mancanza di una persona così.
Una persona che era presente tutto il giorno tra la gente, una persona che ti poteva dare quella forza e quel coraggio che ti mancavano, una persona umile che era disposto a qualsiasi cosa pur di darci la speranza di un ritorno alla normalità.
 
Sant'Agostino ha avuto la fortuna (nella sfortuna, dati gli ingenti danni a case, attività produttive e purtroppo anche qualcuno che ha perso la vita mentre sul posto di lavoro) di avere un Sindaco come Fabrizio Toselli che ha saputo ascoltare ogni singolo cittadino e ha fatto quello che ogni persona che aveva a cuore la propria comunità avrebbe fatto: ESSERCI. Esserci dal punto di vista umano, politico e tecnico, con una commozione che gli si legge ancora negli occhi quando parla di quei giorni terribili.
 
Quando all'interno del PDL la possibilità di inserire Fabrizio (possibilità che è diventata concreta ma solo dopo una battaglia interna, grazie a Dio vinta) nella lista dei candidati alla Camera dei Deputati in una posizione eleggibile, ecco che la mia volontà di fare politica è riaffiorata: con l'aggiunta del programma politico del PDL che parla di numeri e di problemi concreti ecco il mio processo di convincimento era ultimato. Finalmente ho ritrovato il senso di far parte di una comunità umana stupenda, e questa campagna elettorale è stata finalmente l'occasione per essere tutti uniti e per creare un legame di amicizia che va oltre la politica.
 
Per questi motivi votare il Popolo della Libertà, anche se per alcuni non può rappresentare la soluzione migliore, può diventare l'occasione per avere eletto una persona come Fabrizio che può portare a livello nazionale le istanze e le problematiche del nostro territorio che in quest'ultimo hanno ha tanto sofferto; il suo buon operato a Sant'Agostino, riconosciuto da entrambi gli schieramenti, è la garanzia che la nostra comunità non verrà dimenticata.