“Il dado è tratto!” fu la frase che pronunciò Cesare quando, guadando il Rubicone in armi, mosse contro il Senato Romano.
E’ fatta, non si torna indietro… questo il significato. Senza volerci paragonare all’illustre “conquistatore delle Gallie”, siamo anche noi a questo punto.
Dal PDL – in tutte le sue componenti – con la Lega Nord e l’”area socialista” (quella non satellite del centrosinistra) è arrivata la decisione: saremo noi a offrire ai Cittadini poggesi l’opportunità per un vero cambiamento di rotta nell’amministrazione del comune. Lo faremo con il nostro simbolo, con un nostro candidato alla carica di sindaco e con una nostra lista. Come abbiamo già avuto modo di scrivere, per noi i partiti sono solo uno strumento (e non un fine) per la Politica… e la Politica si fa solo ad esclusivo favore della polis, della Comunità. Per questo motivo non intendiamo dare ossigeno a personalismi di sorta e a pregiudizi partitici. Questo ci induce ad informare che vorremmo, ma sino ad ora non ci è dato di sapere se sarà possibile, avere al nostro fianco anche personalità che – pur militando in altre formazioni politiche – hanno dimostrato e intendono dimostrare di saper lavorare a favore dei propri concittadini.
Così come Cesare – e di nuovo ci scusiamo per l’accostamento ardito – anche noi non vogliamo muovere guerra a Roma e ai romani, ma al Senato! Nel nostro caso il Senato si identifica con le classi dirigenti e le oligarchie comunali che hanno permesso a Poggio Renatico di diventare ciò che è oggi: una Comunità a rischio. I rischi che corre la nostra Comunità sono quelli dati dai mancati servizi ai Cittadini, dalla mancata sicurezza (non a caso in questi ultimi anni siamo balzati all’onore delle cronache per più di un episodio di violenza), dal mancato governo dello sviluppo demografico, dalla mancata integrazione e dal mancato sviluppo economico.
A breve verrà identificata la personalità a cui affidare la candidatura a sindaco, cui la nostra gente potrà rivolgere le proprie speranze per un domani più sicuro.
E’ fatta, non si torna indietro… questo il significato. Senza volerci paragonare all’illustre “conquistatore delle Gallie”, siamo anche noi a questo punto.
Dal PDL – in tutte le sue componenti – con la Lega Nord e l’”area socialista” (quella non satellite del centrosinistra) è arrivata la decisione: saremo noi a offrire ai Cittadini poggesi l’opportunità per un vero cambiamento di rotta nell’amministrazione del comune. Lo faremo con il nostro simbolo, con un nostro candidato alla carica di sindaco e con una nostra lista. Come abbiamo già avuto modo di scrivere, per noi i partiti sono solo uno strumento (e non un fine) per la Politica… e la Politica si fa solo ad esclusivo favore della polis, della Comunità. Per questo motivo non intendiamo dare ossigeno a personalismi di sorta e a pregiudizi partitici. Questo ci induce ad informare che vorremmo, ma sino ad ora non ci è dato di sapere se sarà possibile, avere al nostro fianco anche personalità che – pur militando in altre formazioni politiche – hanno dimostrato e intendono dimostrare di saper lavorare a favore dei propri concittadini.
Così come Cesare – e di nuovo ci scusiamo per l’accostamento ardito – anche noi non vogliamo muovere guerra a Roma e ai romani, ma al Senato! Nel nostro caso il Senato si identifica con le classi dirigenti e le oligarchie comunali che hanno permesso a Poggio Renatico di diventare ciò che è oggi: una Comunità a rischio. I rischi che corre la nostra Comunità sono quelli dati dai mancati servizi ai Cittadini, dalla mancata sicurezza (non a caso in questi ultimi anni siamo balzati all’onore delle cronache per più di un episodio di violenza), dal mancato governo dello sviluppo demografico, dalla mancata integrazione e dal mancato sviluppo economico.
A breve verrà identificata la personalità a cui affidare la candidatura a sindaco, cui la nostra gente potrà rivolgere le proprie speranze per un domani più sicuro.
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