9 luglio 2009. Siamo al secondo Consiglio comunale. Nonostante l’acquazzone pomeridiano, il caldo e l’afa tipici di questa stagione si fanno sentire. Sarà il clima, sarà il fatto che salire al primo piano del Castello ha scoraggiato qualcuno, ma il pubblico, questa volta, è piuttosto scarso: una decina di persone. Alle 21 e qualche minuto si inizia. Il Segretario comunale si scusa per il lieve ritardo e si parte con l’Inno nazionale. Tutti in piedi.
Si procede subito all’appello e risultano presenti i consiglieri al completo.
Il presidente Ferron parte nominando scrutatori i soliti consiglieri “giovani” Perrone, Casari e Andrea Bergami. Anzi… no. Prima la lettura del verbale della seduta precedente.
Si da lettura del verbale e questo viene approvato all’unanimità.
Ecco, ora il presidete Ferron può nominare gli scrutatori.
L’ordine del giorno è il seguente:
1 Lettura ed approvazione dei verbali delle sedute precedenti;
2 Comunicazioni al Consiglio comunale
3 Costituzione della Commissione elettorale comunale
4 Nomina commissione per l’aggiornamento degli elenchi comunali dei giudici popolari
5 Elezione del Revisore unico dei conti, ai sensi dell’art. 234 del D.Lgs. n. 267/2000 per il triennio 09/07/2009 – 08/07/2012;
6 Documento programmatico “Il contributo del sistema territoriale della Provincia di Ferrara all’attuazione della politica regionale unitaria”. Schema di “Intesa per l’inteegrazione delle politiche territoriali”. – Approvazione;
7 Interpellanze ed interrogazioni.
Il primo punto è già passato e, come detto, approvato unanimemente.
Il secondo punto è inserito “d’ufficio”… il Sindaco non ha nulla da comunicare al Consiglio comunale.
Il terzo ed il quarto punto, prima di venire trattati, prevedono un’accordo fra maggioranza ed opposizione, dato che le commissioni in questione sono, la prima composta dal Sindaco, da due consiglieri di maggioranza ed uno di minoranza e la seconda da due consiglieri: uno di maggioranza ed uno di minoranza. Finalmente, dunque, i consiglieri di Uniti per Poggio sono costretti a parlare con noi. Facile raggiungere l’accordo:
il resoconto lo trovate interamente qui, sull’articolo riportato nel sito del Comune.
Il punto cinque è solo da votare. Ora il Revisore dei Conti è “unico”, per cui la scelta della maggioranza vale… e non si può fare altro. Non conoscendo personalmente il valore professionale ed umano della dottoressa Daniela Valpondi, diamo un voto di astensione. Come noi vota UpP. La maggioranza, ovviamente, approva.
Relativamente al sesto argomento, il tema è talmente “corposo” e “generale” che meriterebbe ben più di cinque minuti per l’approfondimento. Il “Responsabile d’area” Rizzioli spiega sommariamente che, in fin dei conti, a Poggio Renatico tutto questo fascicolo interessa solo per la parte concernente la Cispadana e l’area produttiva in divenire in territorio di Coronella. Il passaggio della Cispadana ed il suo trasformarsi in autostrada può portare un aiuto considerevole alla realizzazione di infrastrutture viarie nel territorio comunale. Il sindaco ci tiene ad informare i consiglieri che trattasi della “prima autostrada regionale”. Forse verremmo citati tutti, nome e cognome, sul Guinnes World Record? Non credo… Comunque, non avendo le competenze necessarie e nemmeno il tempo materiale per approfondire la questione, dichiaro, a nome del gruppo, la nostra astensione. Altrettanto fa il capogruppo di UpP Garuti, ma avendo lui una lunga “navigazione amministrativa” alle spalle, motiva il suo voto in maniera molto più articolata, citando dati e notizie.
Il settimo punto, interpellanze ed interrogazioni, non lo troverete nel resoconto sul sito del Comune.
Il gruppo de “il Popolo della Libertà” presenta quattro interrogazioni scritte che prevedono risposta orale in aula. Qui vi dico quali sono state le nostre richieste; alla fine del prossimo Consiglio comunale potrò elencarvi pure le risposte della Giunta.
a) Richiesta a Sindaco e Giunta se non sia il caso di dotare di un sistema di sorveglianza a mezzo di telecamere il “parcheggio delle biciclette” a fianco della Stazione ferroviaria. Troppi, in questi anni, gli episodi di furto o manomissione a scapito dei pendolari poggesi.
b) Richiesta a Sindaco e Giunta se non sia il caso di disporre una deroga ai divieti di sosta per le automobili nelle vie intorno alla piazza per la mattinata del mercoledì (il giorno di mercato).
c) Richiesta a Sindaco e Giunta per sapere se si intenda procedere urgentemente con l’installazione di rallentatori dopo la discesa del cavalcavia di Via Segadizzo e di “disegnare” delle strisce pedonali sulla via XX Settembre, all’altezza del marmista, per permettere a chi abita da quella parte della strada di attraversare per recarsi a Chiesa Vecchia senza rischiare la pelle..
d) Richiesta a Sindaco e Giunta di conoscere il termine certo dei lavori che da troppi mesi precludono la circolazione in Via Verdi.
Dopo la mia lettura delle quattro interrogazioni, passo ad una interpellanza:
chiedo al Sindaco di dichiarare di essere incorso in errore, quando la volta precedente ci ha voluto far passare per tre coglioni (mi si scusi per il francesismo)
per non aver letto gli atti che lui aveva messo a disposizione. Come scrivevo nel mio post precedente, gli atti che il Sindaco diceva fossero pronti non erano affatto pronti. Li abbiamo avuti a disposizione quattro giorni dopo il Consiglio, il 29 di giugno e, di fatto, in modo incompleto. Sono stati completati due giorni prima di quest’ultimo Consiglio comunale e, letti tutti, non si trova traccia di quelle “penali pari all’investimento fatto” per cui il sindaco ci aveva astiosamente ripreso il 25 giugno. Nel verbale di quella seduta, infatti, non si parla più di “penali” come aveva detto il sindaco, bensì della possibilità di “richiesta di danni all’Amministrazione”… e c’è una bella differenza. In questa interpellanza io dico che il sindaco ci aveva voluto far passare per “inadeguati” al ruolo di Consigliere comunale. Mi sono permesso di scrivere che, data la nostra inesperienza, sarebbe umanamente scusabile un qualche errore sulla procedura. Ma che l’arroganza, anche se umanamente scusabile, non porta mai a buoni rapporti ne’ fra le istituzioni ne’ fra le persone.
Il Sindaco, ancora una volta con il piglio da vecchia zitella inacidita, ha cercato dapprima di tergiversare insistendo sulla sua “buona fede”, che non ci siamo mai sognati di mettere in discussione, poi ha ripreso ad attaccarci per le offese che gli abbiamo rivolto! Quali offese? “Mi hai dato
dell’arrogante e <
arrogante> è un termine che non si può usare in Consiglio comunale! Eppoi, sul tuo blog, mi hai chiamato vecchia zitella inacidita!… Eppoi, queste sedute sono registrate!”. E allora se le vada ad ascoltare le registrazioni, e mi dica lui se non è vero che si è espresso con toni censurabili nei confronti dei consiglieri comunali!!!
“Signor Sindaco, si attenga, per favore, a quanto Le chiedo nell’interpellanza: è disposto ad ammettere di essere incorso in errore?”… dico, cercando di mantenere la calma e proseguendo a rivolgermi al sindaco con il "Lei" dovuto alla massima Istituzione comunale.
Niente da fare, il sindaco ha già perso l’aplomb e continua a replicare alla sua maniera, cercando addirittura di stopparmi dicendo che non io non ho il diritto di replica alla sua risposta, dimenticando che la differenza fra interrogazione ed interpellanza è, fra le altre, quella della possibilità del consigliere che la presenta di dichiararsi o meno soddisfatto della risposta, avendo – di fatto – l’ultima parola. Dopo la sua insistenza, ha dovuto essere smentito anche dal presidente Luigi Ferron che ha dovuto improvvisarsi “pompiere per un giorno”. Peccato che abbia confuso una normale questione politica con una bagarre personale fra me ed il sindaco e ci ha invitato a risolvere le nostre beghe fuori di lì. Signor presidente, non si trattava di nostre beghe personali, bensì della richiesta al sindaco, da parte di un cittadino eletto da cittadini, di ammettere di essere incorso in errore e di aver sbagliato a dare degli incompetenti a dei consiglieri comunali. Ma… si sa, chi va con lo zoppo, impara a zoppicare.
In coda a tutto, presento pure una mozione, per essere messa all’ordine del giorno la prossima volta, discussa e votata in aula: la riduzione da 6 a 4 degli Assessori comunali e l’eliminazione della figura del Presidente del Consiglio comunale.
Signor Sindaco, sul mio blog, da libero cittadino quale sono, io posso scrivere di tutto e di più, sempre che questo non comporti il denigrare alcuno o invitare qualcuno a comportamenti contrari alla legge! Non ci riesce il Partito Comunista cinese ad oscurare Internet, vuole provarci lei?