Ieri sera il sindaco, con toni acidi da vecchia zitella, ha replicato al mio intervento dicendomi che avrei dovuto sapere dagli atti che avevo che i progetti della piscina e del parco urbano sono già al "punto di non ritorno". Quando io ho obiettato che gli atti che avevo richiesto non mi erano stati consegnati, mi ha risposto che era stupido che io dessi la colpa agli impiegati del comune: gli atti erano pronti da un pezzo ed io non ero andati a ritirarli! Io gli ho risposto che non intendevo dare la colpa ad alcuno, semplicemente non avevo gli atti.
Parlandone con Cavallo, successivamente, mi chiedevo: "E' possibile che quando, da semplice cittadino, chiedevo di visionare dei documenti mi rispondesse sulla e-mail personale il dirigente interessato nel giro di 24 ore e adesso, da consigliere comunale, debba essere io a recarmi negli uffici per chiedere a che punto sia la mia richiesta?".
Data la mia poca pratica di questioni inerenti il Consiglio, ho fatto buon viso a cattivo gioco e ho abbozzato... Forse - ho pensato - ho sbagliato ad attendere che mi fossero recapitati gli atti. Avrei dovuto passare tutte le mattine in comune, per verificare se fossero stati preparati.
Questa mattina, quindi, Cavallo è corso subito negli uffici comunali a richiedere gli atti che il sindaco ci aveva detto essere pronti da giorni.
Sorpresa: non era pronta una beata mazza!
Complimenti al sindaco. Se si aspetta che io lasci passare sotto silenzio la sfuriata che ci siamo subiti ieri sera, si sbaglia di grosso: qualunque sia l'ordine del giorno della prossima seduta, il mio primo intervento sarà in replica al suo di ieri sera.
E poi "auspica l'abbassarsi dei toni"? Ma mi faccia il piacere!
rodolfo sani
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