*Con il post di questa sera inauguriamo i resoconti (più o meno detagliati) dei consigli comunali. In attesa che la maggioranza si convinca del fatto che i "Consigli comunali in streaming" proposti da Azione giovani e recepiti dal programma elettorale della lista Sani sindaco sono un occasione di trasparenza e di diffusione della cultura politica fra i giovani.
Era stato convocato per questa sera il primo Consiglio comunale dell'Amministrazione "Pavani II". All'ordine del giorno erano elencati i punti seguenti:
1) Convalida degli eletti alla carica di sindaco e consigliere comunale
2) Giuramento del sindaco
3) Comunicazione al Consiglio, da parte del sindaco, della composizione della Giunta comunale. Individuazione dei capigruppo consiliari. Discussione ed approvazione della proposta di indirizzi generali di governo.
4) Elezione del presidente e del vicepresidente del consiglio.
Vediamo come si è svolto il dibattito.
Punto 1:
Il Segretario comunale provvede senza meno... Appello. Atto squisitamente burocratico.
Punto 2:
Atto formalmente importante, ma che passa con una formula laconicissima del tipo "Giuro fedeltà alla Costituzione", o qualcosa di simile... Unica nota di colore, il sindaco si è alzato ed ha indossato per quindici secondi la fascia tricolore. Ah... ci siamo dimenticati l'Inno nazionale. Tutti in piedi per ascoltarne sull'attenti la versione in sola musica. Alla fine dell'Inno di Mameli una parte del pubblico (immaginate voi quale) applaude: forse si aspetta la rivincita Italia-Brasile.
Punto 3:
Il sindaco ci comunica che il vicesindaco è Marco Bergami, segretario del PD locale... E ci mancherebbe: si fosse azzardato ad una scelta differente sarebbe saltato il banco! Poi elenca gli assessori. Alcune riconferme... come la Dott.ssa Pareschi, l'Avvocatessa Garuti (con una delega "ai Gemellaggi" nuova nuova) ed il Signor Ravolini. L'ex vicesindaco Sig. Petrucci è assessore alla sanità ecc... Unica novità, Marco Poppi che sostituisce l'altro coronellese, Alberto Guerzoni, che è evaporato al primo sole d'estate. E' fuori dalla Giunta anche l'ex assessore all'agricoltura Luigi Ferron cui, comunque, viene riservata una carica di "ben maggiore importanza" (parole del sindaco): presidente del Consiglio comunale. In pratica è stato designato, ma regolamento vorrebbe che fosse eletto, per cui si è reso necessario il punto 4 di cui parleremo dopo. Ora bisogna individuare i capigruppo consiliari. Si rivolge a me... ed io confermo: "Sani!" Intendendo che l'accordo che avevamo unanimemente raggiunto fra noi PDL era quello di dare la carica di capogruppo al candidato sindaco. Ci è sembrata la cosa più ovvia... invece Uniti per Poggio designa Garuti. Un gruppo di due persone in cui il capogruppo NON è colui che si era candidato a sindaco, vabbè... per noi questo è un ulteriore riprova di chi ha sempre portato le braghe in quella Casa politica. Per elencare gli indirizzi generali di governo da proporre al voto dell'Assemblea, il sindaco riesuma il libriccino in stile Berlusconi (con copertina stile Obama) che ebbe cura di distribuire a quasi tutte le famiglie poggesi. Legge i punti in questione dal suo programma elettorale. Appena finito di elencare quei punti - più altri mutuati dai programmi concorrenti e altri ancora comparsi dal nulla - Pavani auspica che si abbandonino i toni di quest'ultima campagna elettorale che ha portato il livello del dibattito ad una bassezza mai vista a Poggio Renatico. Forse si riferiva a noi... forse no... boh...? Se non che, prima di procedere con il voto io leggo (ho deciso di leggere in Consiglio comunale anzichè parlare a braccio, per poter far verbalizzare l'intervento scritto...) l'intervento a nome del gruppo. Per darvi misura del tono incivile utilizzato, ve lo posto di seguito per intero.
Signor Sindaco, signori Consiglieri.
Intervengo quale capogruppo designato per il PDL, gruppo del quale fanno parte, oltre a me, il Sig. Francesco Cavallo ed il Sig. Andrea Bergami. Quest’ultimo fra i più giovani consiglieri comunali di tutta Italia, avendo compiuto diciotto anni da poco più di sei mesi. Il voto espresso dai nostri concittadini ha voluto che il Popolo della Libertà, il Partito degli italiani fosse rappresentato anche in questo consiglio comunale. E’ la prima volta – infatti – che questo consiglio vede la presenza di un gruppo che si richiama ufficialmente al centrodestra. I poggesi hanno, finalmente, posto termine all’anomalia che vedeva solamente i partiti di sinistra nel diritto di potersi presentare all’elettorato con il loro nome, senza doversi nascondere dietro più o meno fasulle “liste civiche”. La nostra presenza in questa istituzione è un segnale che, dopo quindici anni di confusione, di mistificazioni, di equivoci, la Politica – quella con la P maiuscola – sta ritornando ad essere sentita dai cittadini, sta ritornando ad essere percepita come importante: è un segnale che i partiti sono di nuovo visti, come definito dalla nostra Costituzione, quale il miglior veicolo per l’esprimersi di una democrazia compiuta. Il voto espresso dai cittadini ha voluto che Lei, signor Sindaco, proseguisse il Suo lavoro di guida, di governo, di questa comunità ma ha, allo stesso tempo, decretato vi fosse un’opposizione forte, netta e schietta. Così sarà la nostra opposizione: forte, netta e schietta. La invito sin da oggi quindi, Signor Sindaco, a non considerare come attacchi personali tutte le critiche e le osservazioni che, da qui a cinque anni, noi Le rivolgeremo. Titolati dal voto, noi vigileremo affinchè il Suo operato, quello della giunta e di questo stesso consiglio comunale siano sempre indirizzati al bene di tutta la Cittadinanza e non solo ad una parte di Essa. Ma, svolgendo le nostre funzioni di rappresentanza, di controllo e di informazione, non rinunceremo a tentare di dar opera a quelle soluzioni che ritenevamo e riteniamo importanti per il futuro di Poggio Renatico. Su questo punto confidiamo, oltre che sul Suo personale equilibrio, nell’intelligenza e nel buonsenso della maggioranza consiliare, affinchè l’interesse comune sia privilegiato sempre e comunque a quello di parte. In quest’ottica, mirando al slo interesse della collettività (e per evitare si debba arrivare a vendere altri beni pubblici), sarebbe più che opportuno soprassedere alla realizzazione della piscina, così come attualmente progettata. Le risorse si potrebbero dirottare allo sviluppo, nella stessa area, di un centro servizi (poliambulatorio) in cui, eventualmente, comprendere una piscina per l’utilizzo terapeutico quale la riabilitazione motoria. A proposito dell’area in questione, adiacente al “Polo scolastico”, e sempre tenendo presente la scarsezza futura di risorse finanziarie, ci attenderemmo che Lei, signor sindaco, e questa maggioranza, voleste rivedere la realizzazione del “Parco urbano”. Le risorse messe a disposizione da SNAM, utilizzabili per interveti atti alla riqualificazione ambientale del territorio comunale, si potrebbero indirizzare all’acquisizione dell’ex campo munizioni, o di parte di esso, per la realizzazione di un VERO parco che consenta ai cittadini – non solo di Poggio Renatico – la fruizione di un’immensa area verde per un reale contatto con la natura. Ci rendiamo, sin d’ora, disponibili ad adoperarci per i contatti fra questa amministrazione ed il Ministero della Difesa, per sollecitare una decisione in tal senso. Ancora per i motivi di cassa appena riferiti, pur comprendendo l’oggettiva esigenza di dover accontentare molte personalità, ci saremmo aspettati da Lei, Signor Sindaco, la riduzione da sei a quattro dei componenti la Giunta (in linea con quanto stanno facendo altri sindaci dell’alto ferrarese) e l’eliminazione della figura del Presidente del Consiglio comunale che, sino al Suo primo mandato, era un ruolo ricoperto dal sindaco stesso. E’ comunque nostro intendimento depositare in un prossimo futuro formale richiesta a questo Consiglio comunale di votare questa modifica. Il risparmio che ne deriverebbe potrebbe permettere di sviluppare il progetto di “consiglio comunale in streaming” proposto dal gruppo di Azione Giovani, presieduto dal nostro consigliere Andrea Bergami, durante la recente campagna elettorale. Questo sistema permetterebbe a tutti di “presenziare” dalla propria abitazione alle sedute del Consiglio comunale, con il risultato reale di rendere davvero più partecipi i nostri concittadini alle azioni politiche e amministrative del nostro Comune e coadiuverebbe i consiglieri comunali, unici ad essere titolati dal voto a rappresentare i cittadini, nel contatto con la nostra gente. In conclusione, rivolgiamo a tutti un augurio. L’augurio è che Lei, Signor Sindaco, legittimato da un consenso più ampio di quello ottenuto per il suo precedente mandato, sappia agire con maggiore autonomia per individuare le soluzioni più consone alle reali esigenze dei cittadini e il percorso migliore per salvaguardare e sviluppare il benessere della nostra Comunità, in modo che i prossimi cinque anni non siano altri cinque anni di occasioni perdute.
Intervengo quale capogruppo designato per il PDL, gruppo del quale fanno parte, oltre a me, il Sig. Francesco Cavallo ed il Sig. Andrea Bergami. Quest’ultimo fra i più giovani consiglieri comunali di tutta Italia, avendo compiuto diciotto anni da poco più di sei mesi. Il voto espresso dai nostri concittadini ha voluto che il Popolo della Libertà, il Partito degli italiani fosse rappresentato anche in questo consiglio comunale. E’ la prima volta – infatti – che questo consiglio vede la presenza di un gruppo che si richiama ufficialmente al centrodestra. I poggesi hanno, finalmente, posto termine all’anomalia che vedeva solamente i partiti di sinistra nel diritto di potersi presentare all’elettorato con il loro nome, senza doversi nascondere dietro più o meno fasulle “liste civiche”. La nostra presenza in questa istituzione è un segnale che, dopo quindici anni di confusione, di mistificazioni, di equivoci, la Politica – quella con la P maiuscola – sta ritornando ad essere sentita dai cittadini, sta ritornando ad essere percepita come importante: è un segnale che i partiti sono di nuovo visti, come definito dalla nostra Costituzione, quale il miglior veicolo per l’esprimersi di una democrazia compiuta. Il voto espresso dai cittadini ha voluto che Lei, signor Sindaco, proseguisse il Suo lavoro di guida, di governo, di questa comunità ma ha, allo stesso tempo, decretato vi fosse un’opposizione forte, netta e schietta. Così sarà la nostra opposizione: forte, netta e schietta. La invito sin da oggi quindi, Signor Sindaco, a non considerare come attacchi personali tutte le critiche e le osservazioni che, da qui a cinque anni, noi Le rivolgeremo. Titolati dal voto, noi vigileremo affinchè il Suo operato, quello della giunta e di questo stesso consiglio comunale siano sempre indirizzati al bene di tutta la Cittadinanza e non solo ad una parte di Essa. Ma, svolgendo le nostre funzioni di rappresentanza, di controllo e di informazione, non rinunceremo a tentare di dar opera a quelle soluzioni che ritenevamo e riteniamo importanti per il futuro di Poggio Renatico. Su questo punto confidiamo, oltre che sul Suo personale equilibrio, nell’intelligenza e nel buonsenso della maggioranza consiliare, affinchè l’interesse comune sia privilegiato sempre e comunque a quello di parte. In quest’ottica, mirando al slo interesse della collettività (e per evitare si debba arrivare a vendere altri beni pubblici), sarebbe più che opportuno soprassedere alla realizzazione della piscina, così come attualmente progettata. Le risorse si potrebbero dirottare allo sviluppo, nella stessa area, di un centro servizi (poliambulatorio) in cui, eventualmente, comprendere una piscina per l’utilizzo terapeutico quale la riabilitazione motoria. A proposito dell’area in questione, adiacente al “Polo scolastico”, e sempre tenendo presente la scarsezza futura di risorse finanziarie, ci attenderemmo che Lei, signor sindaco, e questa maggioranza, voleste rivedere la realizzazione del “Parco urbano”. Le risorse messe a disposizione da SNAM, utilizzabili per interveti atti alla riqualificazione ambientale del territorio comunale, si potrebbero indirizzare all’acquisizione dell’ex campo munizioni, o di parte di esso, per la realizzazione di un VERO parco che consenta ai cittadini – non solo di Poggio Renatico – la fruizione di un’immensa area verde per un reale contatto con la natura. Ci rendiamo, sin d’ora, disponibili ad adoperarci per i contatti fra questa amministrazione ed il Ministero della Difesa, per sollecitare una decisione in tal senso. Ancora per i motivi di cassa appena riferiti, pur comprendendo l’oggettiva esigenza di dover accontentare molte personalità, ci saremmo aspettati da Lei, Signor Sindaco, la riduzione da sei a quattro dei componenti la Giunta (in linea con quanto stanno facendo altri sindaci dell’alto ferrarese) e l’eliminazione della figura del Presidente del Consiglio comunale che, sino al Suo primo mandato, era un ruolo ricoperto dal sindaco stesso. E’ comunque nostro intendimento depositare in un prossimo futuro formale richiesta a questo Consiglio comunale di votare questa modifica. Il risparmio che ne deriverebbe potrebbe permettere di sviluppare il progetto di “consiglio comunale in streaming” proposto dal gruppo di Azione Giovani, presieduto dal nostro consigliere Andrea Bergami, durante la recente campagna elettorale. Questo sistema permetterebbe a tutti di “presenziare” dalla propria abitazione alle sedute del Consiglio comunale, con il risultato reale di rendere davvero più partecipi i nostri concittadini alle azioni politiche e amministrative del nostro Comune e coadiuverebbe i consiglieri comunali, unici ad essere titolati dal voto a rappresentare i cittadini, nel contatto con la nostra gente. In conclusione, rivolgiamo a tutti un augurio. L’augurio è che Lei, Signor Sindaco, legittimato da un consenso più ampio di quello ottenuto per il suo precedente mandato, sappia agire con maggiore autonomia per individuare le soluzioni più consone alle reali esigenze dei cittadini e il percorso migliore per salvaguardare e sviluppare il benessere della nostra Comunità, in modo che i prossimi cinque anni non siano altri cinque anni di occasioni perdute.
Dopo il mio intervento, parla Garuti per Uniti per Poggio che conferma l'opposizione al programma del sindaco e auspica che in Consiglio comunale, "vista la presenza dei partiti, non si finisca con il parlare di questioni che con Poggio non c'entrano niente". Forse Garuti crede che io, Cavallo e Jimmy (Andrea Bergami) siamo andati in Consiglio comunale a discutere delle risoluzioni ONU a favore delle popolazioni dello Yemen? Evidentemente quindici anni di pratica della politica locale ancora non gli sono bastati per convincerlo che non siamo dei quaqquaraqquà. Prendiamo atto.
E' il turno del capogruppo di maggioranza (non ha detto come si chiama il gruppo: se PD, se Centrosinistra per Poggio o Pavani sindaco). Il Signor Ingargiola, con i suoi toni pacati, conferma l'impressione che ho avuto di lui di persona moderata e civile - spero vivamente di non dovermi ricredere nell'immediato - e fa il suo intervento a sostegno entusiasta della Giunta e del programma di governo... come da copione.
Poi replica il sindaco. Come ci ha oramai abituati da qualche tempo a questa parte, ha perduto tutta la moderazione... e la sua personalità viene fuori ad ogni sua parola. Anzichè far procedere al voto, si toglie un paio di sassolini dalle scarpe, rispondendo acidissimo al mio intervento e a quello di Garuti e ringraziando Ingargiola per i quintali di incenso riservatigli. Nessuna risposta in merito alla riduzione della giunta e alla realizzazione del Consiglio comunale in streaming.
Si vota: 11 favorevoli (maggioranza) e 5 contrari (PDL e UpP).
Punto 4:
Antefatto: fui contattato qualche giorno fa da quello che si accingeva, di lì a poco, a diventare vicesindaco. Marco Bergami mi disse che intendevano dare la presidenza del consiglio a Ferron e la vicepresidenza al maggior gruppo di opposizione. La mia risposta fu: "Se intendete davvero mettere il presidente come garante, all'opposizione dovreste riservare quella carica, non quella di vice!". Lui mi disse che io sapevo bene che non si poteva... Lo sapevo, lo sapevo... per cui gli anticipai che non intendevo candidare nessuno dei nostri alla carica di vicepresidente. Evidentemente Marco Bergami ha poi fatto una seconda telefonata e si è accordato con Uniti per Poggio sul nome di Brunello come vicepresidente. Invitato dal sindaco a dire la mia, ma percisando "NON PER UNA REPLICA!" a quanto lui detto in precedenza, io dico che, siccome ritenevamo superflua la figura del presidente, avremmo votato scheda bianca in entrambe le votazioni. Senza nulla da eccepire sulle qualità personali di Ferron e Brunello, ovviamente.
Antefatto: fui contattato qualche giorno fa da quello che si accingeva, di lì a poco, a diventare vicesindaco. Marco Bergami mi disse che intendevano dare la presidenza del consiglio a Ferron e la vicepresidenza al maggior gruppo di opposizione. La mia risposta fu: "Se intendete davvero mettere il presidente come garante, all'opposizione dovreste riservare quella carica, non quella di vice!". Lui mi disse che io sapevo bene che non si poteva... Lo sapevo, lo sapevo... per cui gli anticipai che non intendevo candidare nessuno dei nostri alla carica di vicepresidente. Evidentemente Marco Bergami ha poi fatto una seconda telefonata e si è accordato con Uniti per Poggio sul nome di Brunello come vicepresidente. Invitato dal sindaco a dire la mia, ma percisando "NON PER UNA REPLICA!" a quanto lui detto in precedenza, io dico che, siccome ritenevamo superflua la figura del presidente, avremmo votato scheda bianca in entrambe le votazioni. Senza nulla da eccepire sulle qualità personali di Ferron e Brunello, ovviamente.
Per prima la votazione sul vicepresidente. Il risultato:
4 schede bianche (le nostre tre più quella di Brunello che, elegantemente, non si è autovotato), 1 per Ferron (qualcuno della maggioranza che non aveva capito che quella non era l'elezione del presidente) e 11 per Brunello.
Quindi Brunello è Vicepresidente del Consiglio comunale. Applauso unanime.
Poi la votazione oer il presidente:
3 schede bianche (le nostre) 13 Ferron (maggioranza, con Ferron che si è autovotato, più UpP).
Ferron presidente - applaudito unanimemente - prende la parola per dichiarare chiusa la seduta.
E' tutto, per il momento.
E' tutto, per il momento.
rodolfo sani
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