Sfogliando e leggendo quotidianamente i giornali viene spontaneo chiedersi di cosa lamentarsi che già non si sapesse sulla nostra sinistrata Provincia ferrarese?
Economia, occupazione, sanità, viabilità e sicurezza stradale cos'è che è stato aggravato dalla crisi economica in atto che già non lo fosse abbastanza e, ormai da anni?
Eppure leggendo le dichiarazioni dei candidati presidenti alla Provincia, già in pista da tempo e, in particolare, della candidata della formazione politica che ha retto questa Provincia sin dalla sua costituzione, pare sia solo questione di ..."cambiare volto", non "sostanza"; cioè persone, idee, mentalità, modi di fare ed operare.
La "Politica" come "servizio" checché ne dica qualcuno, per migliorare e essere di stimolo alla crescita, in tutti i sensi, della società in cui si vive, non uno strumento autoreferenziale per assicurarsi privilegi a vita scaricandone i costi sulla collettività. Retaggio di una mentalità che nonostante il corso della storia d'Italia degli ultimi 63 anni, e nonostante gli esempi illuminanti delle altre province con noi confinanti, della stessa Regione (Modena, Bologna, Ravenna) e di altre Regioni, come il Veneto e la Lombardia, soffre ancora della nostalgia di modelli di società superati e ormai rifiutati dall'uomo. Ne siano dimostrazione i comportamenti e le proposte del neo segretario nazionale a tempo determinato del PD, un ferrarese doc, capace di chiedere al Governo "assistenzialismo" per le fasce deboli espulse dal lavoro, anziché proposte, elaborazioni, disponibilità per come superare le difficoltà.
E lì, ormai scolpita, incancellabilmente, nella mente e nei cuori di migliaia di ferraresi la crisi della Coopcostruttori, come quelle di altre decine e decine di aziende in questa Provincia, per le quali Berlusconi e i sui governi non hanno nessunissima colpa, essendo stato addirittura tradito e minato il modello su cui si fondava la costituzione di quell'azienda. Simbolo nazionale e perfino europeo.
E lì, un'area industriale SIPRO che doveva essere il volano economico del basso ferrarese, che continua, invece, a rullare e consumare risorse europee e nazionali da 40 anni.
E lì, una azienda metalmeccanica, la Berco, che per lo stesso periodo ha attenuato i riflessi negativi sull'occupazione nella stessa area e, ora, a rischio reale, al di là delle illusioni che qualcuno irresponsabilmente continua ad alimentare, di lasciare definitivamente l'Italia: perchè oltre 2000 posti di lavoro fanno gola anche alla Germania, che ne detiene la proprietà, coi tempi che corrono. Un'emorragia che bisognerà impedire a tutti i costi. E gli strumenti esistono.
Una Berco che per portare le sue merci in tutto il mondo e crescere ogni anno, in particolare negli ultimi 15 anni, di fatturato e lavoratori e impiegati, è bene non scordarlo, ha usufruito e sta usufruendo da tempo ormai immemorabile delle infrastrutture viarie e logistiche del Veneto.
E lì è anche, in modo che nessuno possa dimenticarla o distrarsi nei prossimi tre mesi, una viabilità da terzo mondo che distingue più di tutte le altre la nostra Provincia: una viabilità che ha fatto, come drammaticamente ricorda la stessa Provincia che ha ispirato la 1° pagina del Resto del Carlino del 17 Novembre 2007, 1000 (MILLE) morti in 15 anni!!!
E ancora è lì, da 40 anni, sempre in modo che nessuno possa dimenticarlo, l'unico tratto di costa Adriatica, da S. Maria di Leuca a Trieste, sprovvisto di una variante di traffico alla SS 309 Romea, la strada della morte. Con tutti i disagi e anche lì, incidenti e lutti, che ferraresi e non ferraresi conoscono bene.
Credo pertanto che la campagna elettorale che sta per iniziare sarà particolarmente ...vivace, sui temi e gli argomenti che toccano le numerose, tristi realtà di questo territorio e che inchiodano a ineludibili responsabilità chi ci ha finora amministrati. E, dopo la designazione ufficiale del candidato del PDL, Mauro Malaguti, alla Provincia, al quale ho dato sin dall'inizio la mia adesione e sostegno, non solo perchè il candidato del "partito" ma soprattutto per la sua coerenza e trasparenza sui temi e problemi che lo hanno visto impegnato in Consiglio comunale a Ferrara e fuori dal Consiglio, sono anche convinto che queste elezioni saranno portatrici, finalmente, di una novità epocale per la nostra Provincia.
Luigi A. Ciannilli
Economia, occupazione, sanità, viabilità e sicurezza stradale cos'è che è stato aggravato dalla crisi economica in atto che già non lo fosse abbastanza e, ormai da anni?
Eppure leggendo le dichiarazioni dei candidati presidenti alla Provincia, già in pista da tempo e, in particolare, della candidata della formazione politica che ha retto questa Provincia sin dalla sua costituzione, pare sia solo questione di ..."cambiare volto", non "sostanza"; cioè persone, idee, mentalità, modi di fare ed operare.
La "Politica" come "servizio" checché ne dica qualcuno, per migliorare e essere di stimolo alla crescita, in tutti i sensi, della società in cui si vive, non uno strumento autoreferenziale per assicurarsi privilegi a vita scaricandone i costi sulla collettività. Retaggio di una mentalità che nonostante il corso della storia d'Italia degli ultimi 63 anni, e nonostante gli esempi illuminanti delle altre province con noi confinanti, della stessa Regione (Modena, Bologna, Ravenna) e di altre Regioni, come il Veneto e la Lombardia, soffre ancora della nostalgia di modelli di società superati e ormai rifiutati dall'uomo. Ne siano dimostrazione i comportamenti e le proposte del neo segretario nazionale a tempo determinato del PD, un ferrarese doc, capace di chiedere al Governo "assistenzialismo" per le fasce deboli espulse dal lavoro, anziché proposte, elaborazioni, disponibilità per come superare le difficoltà.
E lì, ormai scolpita, incancellabilmente, nella mente e nei cuori di migliaia di ferraresi la crisi della Coopcostruttori, come quelle di altre decine e decine di aziende in questa Provincia, per le quali Berlusconi e i sui governi non hanno nessunissima colpa, essendo stato addirittura tradito e minato il modello su cui si fondava la costituzione di quell'azienda. Simbolo nazionale e perfino europeo.
E lì, un'area industriale SIPRO che doveva essere il volano economico del basso ferrarese, che continua, invece, a rullare e consumare risorse europee e nazionali da 40 anni.
E lì, una azienda metalmeccanica, la Berco, che per lo stesso periodo ha attenuato i riflessi negativi sull'occupazione nella stessa area e, ora, a rischio reale, al di là delle illusioni che qualcuno irresponsabilmente continua ad alimentare, di lasciare definitivamente l'Italia: perchè oltre 2000 posti di lavoro fanno gola anche alla Germania, che ne detiene la proprietà, coi tempi che corrono. Un'emorragia che bisognerà impedire a tutti i costi. E gli strumenti esistono.
Una Berco che per portare le sue merci in tutto il mondo e crescere ogni anno, in particolare negli ultimi 15 anni, di fatturato e lavoratori e impiegati, è bene non scordarlo, ha usufruito e sta usufruendo da tempo ormai immemorabile delle infrastrutture viarie e logistiche del Veneto.
E lì è anche, in modo che nessuno possa dimenticarla o distrarsi nei prossimi tre mesi, una viabilità da terzo mondo che distingue più di tutte le altre la nostra Provincia: una viabilità che ha fatto, come drammaticamente ricorda la stessa Provincia che ha ispirato la 1° pagina del Resto del Carlino del 17 Novembre 2007, 1000 (MILLE) morti in 15 anni!!!
E ancora è lì, da 40 anni, sempre in modo che nessuno possa dimenticarlo, l'unico tratto di costa Adriatica, da S. Maria di Leuca a Trieste, sprovvisto di una variante di traffico alla SS 309 Romea, la strada della morte. Con tutti i disagi e anche lì, incidenti e lutti, che ferraresi e non ferraresi conoscono bene.
Credo pertanto che la campagna elettorale che sta per iniziare sarà particolarmente ...vivace, sui temi e gli argomenti che toccano le numerose, tristi realtà di questo territorio e che inchiodano a ineludibili responsabilità chi ci ha finora amministrati. E, dopo la designazione ufficiale del candidato del PDL, Mauro Malaguti, alla Provincia, al quale ho dato sin dall'inizio la mia adesione e sostegno, non solo perchè il candidato del "partito" ma soprattutto per la sua coerenza e trasparenza sui temi e problemi che lo hanno visto impegnato in Consiglio comunale a Ferrara e fuori dal Consiglio, sono anche convinto che queste elezioni saranno portatrici, finalmente, di una novità epocale per la nostra Provincia.
Luigi A. Ciannilli
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